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Sveglia Italia! Ecco il Modello di Lavoro che migliora la vita di aziende e dipendenti

La S.p.A. guidata dal suo CEO visionario Carmine Lamberti libera i suoi dipendenti dalle gabbie dorate degli uffici, offrendo flessibilità, autonomia

21 Novembre 2023

Sveglia Italia! Ecco il Modello di Lavoro che migliora la vita  di aziende e dipendenti

Sveglia Italia! Ecco il Modello di Lavoro che Migliora la Vita di Aziende e Dipendenti

In un'epoca in cui la corsa incessante verso la produttività sembra aver oscurato l'essenza stessa dell'umanità nei luoghi di lavoro, la ricerca di un equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata (conosciuta come “Work-Life Balance”) è diventata il Santo Graal per i lavoratori schiacciati tra l'incudine della produttività e il martello della vita quotidiana.
Secondo una recente indagine di Eurostat, oltre il 58% dei lavoratori italiani esprime un forte desiderio per maggiore flessibilità lavorativa, con una predilezione marcata verso lo smart working, che ha visto un incremento del 37% nelle preferenze dei dipendenti negli ultimi due anni.

Ma mentre queste richieste fanno a cazzotti con un paese impantanato nelle sabbie mobili delle sue non-riforme, Brian Computing emerge come un Don Chisciotte della modernità, proclamandosi araldo della prima Fully Liquid Enterprise nostrana. Un'impresa che non solo vuole incarnare il Work-Life Balance ma che si propone di reinventarlo, sfidando le prigioni corporative che hanno soffocato e stanno soffocando le nostre generazioni.

Con il suo modello di lavoro full remote, improntato sulla performance e sui risultati, Brain Computing non si limita a navigare controcorrente; crea un nuovo flusso. La S.p.A. guidata dal suo CEO visionario Carmine Lamberti libera i suoi dipendenti dalle gabbie dorate degli uffici, offrendo flessibilità, autonomia e, soprattutto, la possibilità di riappropriarsi della propria esistenza, dei propri affetti e delle proprie passioni.

Questo modello innovativo, ispirato dalla "modernità liquida" di Zygmunt Bauman, porta dei vantaggi concreti non solo per i dipendenti, ma anche per le aziende.
Secondo uno studio della Stanford University, questa modalità di lavoro può aumentare la produttività dei dipendenti fino al +40%, mentre la riduzione dei costi infrastrutturali per le aziende può raggiungere il -20%.

Se aggiungiamo a questi numeri l’EBITDA del +45% ottenuto da Brain Computing nel 2022 e una crescita delle assunzioni del +400% negli ultimi 2 anni, è evidente quanto ormai l’adozione di un modello Fully Liquid diventa una necessità impellente, un grido di resistenza contro un sistema lavorativo che, nella sua ossessione per la presenza e il controllo in stile orwelliano, sembra aver dimenticato l'individualità e il benessere dei suoi attori, rendendo la vita di milioni di persone un’odissea quotidiana legata al pendolarismo e al burnout.

Mentre Brain Computing sembra navigare verso il futuro, le istituzioni italiane sono ancorate a un molo putrefatto. La loro inerzia non è solo una delusione; è una tragedia. Una tragedia di un sistema che non vede, o peggio, non vuole vedere che il cambiamento non è un capriccio, ma un'evoluzione obbligata per una società che si pretende avanzata.

È un'ironia della sorte che mentre il mondo si evolve, l'Italia sembra determinata a regredire, a rimanere ancorata a un passato che sa di muffa. Non si tratta solo di migliorare la qualità della vita lavorativa; si tratta di riconoscere un diritto fondamentale: la libertà per tutti i lavoratori di scegliere come vivere la propria vita e per le aziende di autodeterminare il proprio concetto di produttività slegandosi dal passato.

E qui sorge una domanda che brucia come un ferro rovente: se il modello Fully Liquid Enterprise promette un equilibrio reale tra vita e lavoro, non è forse il momento che anche le altre realtà aziendali, per non parlare del sistema giuslavoristico stesso, inizino a prendere seriamente in considerazione un adeguamento in favore del Work-Life Balance?

Brain Computing ha acceso un faro nel buio, mostrando una strada diversa, un futuro possibile. Ma sia le istituzioni che le leggi del nostro paese non solo non vedono questa luce, ma sembrano determinate a spegnerla in favore del Santissimo Conservatorismo.
È tempo di smettere di chiedere il permesso. È tempo di esigere il cambiamento, di pretendere un futuro in cui il lavoro non sia un ladrone di vita, ma un compagno di viaggio.
Carmine Lamberti con la sua azienda ha tracciato una rotta grazie al suo modello, ma sta alle aziende e alle istituzioni decidere se essere spettatori o protagonisti della storia che sta per essere scritta.

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