Brain Computing

La Discontinuità è la Nuova Normalità: Perché il Futuro delle Aziende Passa dall’AI e dalla Responsabilità Condivisa

Viviamo in un’epoca in cui la mente umana fatica a stare al passo con la velocità del cambiamento tecnologico. Le imprese si trovano di fronte a una sfida senza precedenti: trasformarsi o rischiare l’irrilevanza. Non parlo di semplici aggiustamenti operativi, ma di una vera e propria rivoluzione nel modo in cui concepiamo l’organizzazione aziendale.

Il Paradigma che Dobbiamo Abbandonare

Per anni abbiamo gestito le nostre aziende secondo logiche di controllo gerarchico e stabilità. Cercavamo certezze, pianificavamo con orizzonti prevedibili, delegavamo mantenendo saldamente la responsabilità nelle mani di pochi. Questo modello ha funzionato in un mondo relativamente stabile, ma oggi è diventato un freno.

La discontinuità è la normalità. Questo è il nuovo paradigma che dobbiamo abbracciare con coraggio. E proprio in questa discontinuità nascono le più grandi opportunità per chi è disposto a coglierle.

La Leggenda dello Stormo: Volare Senza CEO

Mi piace utilizzare una metafora potente: lo stormo di uccelli. Quando osserviamo uno stormo in volo, vediamo una coreografia perfetta, sincronizzata, apparentemente guidata da un leader invisibile. La realtà è diversa: non esiste un “capo stormo”. Ogni uccello segue una regola semplice ma fondamentale – mantenere una distanza precisa dai compagni – e da questa regola condivisa nasce l’armonia del volo collettivo.

Ecco cosa devono diventare le nostre aziende: organizzazioni capaci di volare senza che tutto dipenda dal CEO, senza che ogni decisione debba risalire la catena di comando per poi ridiscendere. Questo richiede un cambio radicale nel concetto di responsabilità.

Responsabilità Condivisa vs Delega: Una Distinzione Cruciale

Voglio essere chiaro su un punto spesso frainteso: la responsabilità condivisa è profondamente diversa dalla delega. Chi delega mantiene la responsabilità finale, conserva il controllo, può sempre riprendersela. È un prestito temporaneo di autorità.

La responsabilità condivisa, invece, significa spostare il potere decisionale a chi vive il problema. Significa fidarsi che le persone più vicine a una sfida siano quelle più indicate per risolverla. Questo genera vera ownership, vera accountability, vera innovazione dal basso.

Per usare un’altra metafora automobilistica: dobbiamo passare dai semafori alle rotonde. I semafori fermano tutti, impongono un’unica logica di scorrimento, creano code e frustrazione. Le rotonde permettono a tutti di circolare, di perseguire il proprio obiettivo rispettando semplici regole condivise. Nessuno deve aspettare che qualcun altro “dia il verde”.

La Chiamata: Cedere il Potere

So che questo spaventa molti leader. Cedere il potere sembra controintuitivo quando si è stati formati per prenderlo e mantenerlo. Ma la vera leadership oggi non consiste nel controllare tutto, bensì nell’avere fiducia e ascoltare le persone che si hanno di fronte.

Abbiamo bisogno di manager capaci di ispirarsi e contaminarsi all’interno dell’organizzazione, di essere catalizzatori piuttosto che controllori. Manager che innescano la rapidità nel cambiamento organizzativo creando le condizioni perché altri possano trasformarsi, reingegnerizzare processi, adattarsi.

L’Intelligenza Artificiale: Il Megatrend Inarrestabile

Parliamo ora dell’elefante nella stanza: l’intelligenza artificiale. Non è più una tecnologia emergente o un esperimento per pionieri. È diventata un megatrend inarrestabile e irreversibile.

Cosa significa megatrend? Significa che non possiamo scegliere se partecipare o meno. Possiamo solo scegliere se essere protagonisti o vittime del cambiamento. Se non introduciamo l’intelligenza artificiale nelle nostre aziende, se non cominciamo a pensare seriamente all’adozione di agenti AI, la nostra organizzazione diventerà troppo vecchia per competere.

È brutale, ma è la verità: se non rivediamo i nostri processi oggi, rischiamo di sparire domani.

Non Misurate il ROI (Almeno Non Subito)

So che questa affermazione può sembrare eretica per chi viene dal mondo del business tradizionale, ma ascoltate: non dovete misurare il ROI dell’intelligenza artificiale come fareste con un qualsiasi investimento.

Perché? Perché il mondo cambia troppo velocemente. Tutto si trasforma nell’arco di sei mesi. Se aspettate di calcolare ritorni precisi, di avere certezze matematiche, avrete già perso il treno.

Dobbiamo pianificare le cose con un orizzonte di cinque, dieci anni, ma dobbiamo rischiare con coraggio oggi. Le diverse forme in cui possiamo introdurre l’AI in azienda sono molteplici, e ognuna apre porte che oggi non riusciamo nemmeno a immaginare.

Le Migliori Idee Non Nascono dalla Ragione

Voglio condividere una convinzione profonda: le migliori idee non nascono dalla ragione, ma da una visione folle. Nascono quando qualcuno ha il coraggio di immaginare qualcosa che non esiste ancora, che sembra impossibile, che fa sorridere i pragmatici.

Ogni grande trasformazione nella storia del business è partita da qualcuno disposto a fare le cose in modo diverso dal passato. Da qualcuno disposto a imparare dai propri errori e, soprattutto, a mettere a fattore comune le competenze reciproche invece di proteggerle gelosamente.

La Mia Chiamata all’Azione

Come amministratore delegato di Brain Computing, ho vissuto in prima persona questa trasformazione. Abbiamo trasformato una società di consulenza digitale tradizionale in quella che oggi definiamo una “Hybrid Human-AI Company”. Non è stato facile, ma è stato necessario.

Oggi vi invito a fare lo stesso. Vi invito a:

  • Abbracciare la discontinuità come normalità, non come eccezione
  • Cedere il potere a chi è più vicino ai problemi
  • Fidarvi delle persone che lavorano con voi
  • Sperimentare con l’intelligenza artificiale e gli agenti AI senza aspettare certezze che non arriveranno mai
  • Pensare in grande, con visioni che oggi sembrano folli
  • Agire con urgenza, perché il tempo non è dalla nostra parte

Il futuro non aspetta chi è pronto. Il futuro premia chi ha il coraggio di muoversi mentre gli altri stanno ancora calcolando.

La domanda non è se la vostra azienda cambierà. La domanda è: sarete voi a guidare questo cambiamento o lo subirete?

 

Articolo a cura di

Carmine Lamberti, CEO di Brain Computing S.p.A., società di consulenza digitale specializzata in AI agentica e trasformazione digitale. Autore del libro “Supera quel dannato milione”, disponibile su carminelamberti.it

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