Lo sport si trasforma grazie a Oculus Venus e alla Realtà Aumentata. Cosa cambia per le società sportive?
Tifare per la squadra del cuore allo stadio, senza essere fisicamente presente, non è più fantascienza. Oggi le società sportive possono davvero sfruttare le tecnologie basate sulla Realtà Aumentata per lasciare immergere gli spettatori in una dimensione parallela, ma altrettanto “reale”.
Si tratta di una dimensione che supera il 3D, grazie a strumenti come Oculus Venues, il geofencing e i video wall. Steven Spielberg lo aveva già predetto nel film “Ready Player One”, e ora quel momento è arrivato. Ma andiamo con ordine.
Di cosa stiamo parlando
Esistono app di vario genere per lo sport e gli allenamenti, ma quando parliamo di eventi sportivi interattivi, ci riferiamo a un’esperienza di fruizione completamente diversa. Nel giugno 2018, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha lanciato in Colorado Oculus Venues, un sistema che consente di partecipare a un evento live anche da casa. Un progetto su cui è pronto ad investire altri 3 miliardi nei prossimi 10 anni. Impossibile restare indifferenti.
Ma non è l’unica novità che a breve interesserà il futuro dello sport. La combinazione di sistemi di localizzazione, notifiche push, realtà virtuale e avatar potrebbe aprire una nuova dimensione di marketing a cui non siamo abituati, e che presto sarà sempre più estesa.
Oculus Venues
Gli ambienti virtuali multi-utente (MUVE) sono già molto diffusi. Eppure, a differenza di piattaforme come Second Life e Zepeto, Oculus Venues rappresenta l’anello di congiunzione tra la cosiddetta Virtual Reality e la partecipazione fisica ad eventi live.
Oculus Venues è basato su due elementi:
- un visore wireless indossabile (Oculus Go o Gear Vr di Samsung)
- un palinsesto live prodotto in partnership con NextVR, che include anche spettacoli musicali, intrattenimento e proiezioni di film speciali.
Non si tratta soltanto di video a 360°, ma di un vero e proprio ambiente virtuale in cui l’avatar dell’utente può spostarsi, interagire e perfino dialogare con altri spettatori (Oculus Friends). Per tutelare gli utenti, all’interno delle conversazioni è anche possibile bloccare, silenziare o segnalare chi mostra atteggiamenti inopportuni per avviare una verifica.
Fin dalla prima apparizione, l’immenso potenziale delle dirette vr è stato recepito al volo dalla Nba e altre grandi società sportive.
Alcuni dei vantaggi più immediati derivanti da questi strumenti sono, ad esempio:
- Nuove modalità di erogazione dei servizi (già familiari ai Millennials)
- Nuove opportunità di vendita
- Creazione di una community interna
- Partecipazione attiva anche da remoto
Geofencing – Credits to cwi.it
Geofencing
Inoltre, esistono servizi che attivano azioni immediate quando un dispositivo viene rilevato all’interno di un’area predefinita o in una determinata posizione. Si tratta di “confini virtuali” che coincidono con spazi predefiniti, al cui interno gli spettatori sono liberi di muoversi, interagendo direttamente con l’ambiente.
Per definire un geofence nel codice di un’applicazione mobile, occorre prima stabilire un “recinto” virtuale intorno a una posizione specifica in un software abilitato per GPS o RFID. Può trattarsi di un semplice cerchio disegnato attorno a una posizione su Google Maps, e definito utilizzando le API durante lo sviluppo di un’app mobile.
Il geofence virtuale attiva una risposta ogni volta che un dispositivo autorizzato entra nell’area di riferimento. In breve, è possibile sviluppare contenuti multimediali per chi si muove all’interno delle arene e dei campi sportivi. Qualche esempio:
- Filtri e adesivi per le foto registrate presso l’evento
- Invio di avvisi e promozioni geolocalizzate
- Monitoraggio flussi e gestione delle emergenze
Non a caso, secondo Markets and Markets l’industria del geofencing è destinata ad un incremento del 27% entro il 2022. Un’opportunità da non sottovalutare.
Visual display e video wall
Con gli schermi multipli e le pareti video puoi mostrare l’azione sportiva in tempo reale a chiunque, e in ogni angolo dell’edificio. Strumenti come Userful, ad esempio, consentono di creare enormi video wall e installazioni in varie forme. E possono sincronizzare una serie di pareti video e display per ottenere un’esperienza visiva che attraversa l’edificio.
Per comprendere questo sistema di ripresa, è sufficiente pensare al VAR. Qualcosa di molto simile, infatti, avviene con la copertura dell’arena con i video wall.
Immagina di vedere ogni azione come se fossi l’arbitro in campo. Una sensazione tutta nuova, che la tecnologia rende possibile.
Ma non è tutto. Negli store dedicati e nelle sedi sportive è possibile anche creare percorsi guidati con beacons, ricevere acquisti via app e implementare i servizi di ticketing. Insomma, un nuovo mondo da scoprire tanto per i tifosi, quanto per le società sportive.
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