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Dopo l’introduzione di Google Bard nello scorso luglio, c’è una fresca novità in casa Google che coinvolgerà in modo diretto il mondo del web marketing, della SEO e dell’intelligenza Artificiale. Stiamo parlando di Google SGE, acronimo di “Search Generative Experience”, definito dai più il vero futuro della ricerca digitale dei prossimi anni.
Vuoi saperne di più su Google SGE cos’è? Continua a leggere per scoprire caratteristiche e funzionamento. 

Google SGE: cos’è? 

Google Search Generative Experience (SGE) è una rivoluzionaria iniziativa di Google che sfrutta l’Intelligenza Artificiale per migliorare l’esperienza di ricerca online. 

Questa innovazione utilizza una varietà di fonti, tra cui i risultati di ricerca di Google, il knowledge graph e i social media, per generare risposte più dinamiche e contestualizzate alle query degli utenti. 

Con SGE, l’obiettivo è fornire informazioni più esaustive, dettagliate e pertinenti. 

Come funziona Google SGE

Google SGE utilizza avanzati modelli di lingua e algoritmi di generazione automatica di testo per comprendere il significato delle ricerche degli utenti. 

Questo permette a SGE di fornire risposte più contestualizzate alle domande degli utenti, rispetto a come funzionava in passato. L’IA di Google attinge da diverse fonti per garantire dati pertinenti e affidabili. 

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Differenze tra Google SGE e Bard

Occhio a non confondere Google Bard e Google SGE: si tratta di due strumenti estremamente diversi nelle funzionalità. Vediamo subito quali sono le differenze tra i due: 

  • SGE e Bard sono stati progettati per scopi differenti: SGE è specializzato nella generazione di risultati di ricerca, mentre Bard sulla generazione di testo in risposta a degli input/domande. Ma cosa vuol dire nel pratico? Vuol dire che SGE eccelle nel comprendere l’intento di una query di ricerca e nel fornire risposte pertinenti a tali query in un contesto di ricerca web mentre Bard è un chatbot con cui interagire per ottenere risposte ad una miriade di domande;
  • Diversa fonte di informazioni da cui si attinge: SGE attinge da una vasta gamma di fonti per generare le sue risposte, mentre Bard si basa principalmente su testi. Questa diversità consente al motore generativo di offrire risposte più complete e informative, avendo accesso a una vasta gamma di informazioni;
  • Bard è sperimentale e funzionante mentre SGE è ancora in fase di sviluppo: Bard è attivo da luglio 2023 mentre SGE non è ancora presente nel mercato italiano ma è disponibile solo in lingua inglese. Google sta lavorando per rendere la SGE accessibile in altre lingue, ma non c’è ancora chiarezza sulla tempistiche che ci vorranno. Inoltre, è importante sottolineare che la SGE non è attualmente sempre disponibile per tutte le query di ricerca. Alcune query possono non generare risultati, mentre per altre potrebbe essere offerta la possibilità di generare una risposta. Si tratta di fattori che molto dipendono dall’intento della query, dalla qualità delle informazioni disponibili e dalle preferenze dell’utente.

Cosa cambierà per la SEO con l’introduzione di Google SGE?

Nell’immediato nulla ma è anche vero che l’introduzione sempre più massiccia di Google SGE potrebbe influenzare il numero di click nei risultati organici. Ma cosa vuol dire nel pratico? Vuol dire che posizionarsi all’interno del box generativo potrebbe comportare un numero più alto di clic rispetto ai risultati presenti subito dopo nella SERP.

In altri termini, sarà utile ambire a posizionarsi nel SGE. In questo caso, sarà necessario rispettare le classiche regole SEO tipiche del comune posizionamento organico tra cui cura dei contenuti al massimo della qualità e che soddisfino l’intento di ricerca, ottimizzazione pagine web, autorevolezza del dominio e ottima link building.

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