Novità PNRR: da gennaio al via una nuova piattaforma di telemedicina, cosa cambierà

Il 2024 si prospetta come un anno rivoluzionario nel panorama della sanità italiana, con il lancio imminente della nuova Piattaforma Nazionale di Telemedicina. Questo ambizioso progetto, reso possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), raggiungerà un importante traguardo a gennaio, con l’implementazione di un’infrastruttura all’avanguardia. Un cambio epocale per chi farà consulenza telemedicina. Questa piattaforma, dedicata alla raccolta dei dati destinati al Fascicolo Sanitario Elettronico, diventerà totalmente operativa per i medici di base entro giugno, aprendo le porte ad una gestione più efficiente delle informazioni sanitarie dei pazienti.
Con l’obiettivo ambizioso di fornire servizi di telemedicina a 300 mila persone entro il 2025, il progetto rappresenta una pietra miliare nella modernizzazione del sistema sanitario nazionale.
Questi passi avanguardistici segnano l’inizio di una delle riforme più attese nel settore sanitario, mirando non solo a un’eccellenza tecnologica, ma anche all’integrazione sinergica con il potenziamento della medicina del territorio.

Ma cos’è la consulenza telemedicina? Come funziona e cosa cambierà? Scopriamolo.

Consulenza telemedicina: come funziona

La telemedicina rappresenta una svolta cruciale nel campo della salute poiché introduce modalità innovative di erogazione delle cure mediche attraverso l’uso delle tecnologie digitali. La telemedicina per professionisti consente la fornitura di servizi medici a distanza, sfruttando la connettività e i software online. Attraverso questo strumento, i pazienti possono consultare i professionisti della salute senza dover necessariamente recarsi fisicamente presso una struttura sanitaria. Questo approccio rivoluzionario facilita l’accesso alle cure, specialmente in aree remote o in situazioni di emergenza. Gli incontri virtuali con i medici, la gestione dei dati sanitari tramite piattaforme sicure e il monitoraggio a distanza dei pazienti sono solo alcune delle applicazioni della telemedicina. Questa modalità di assistenza sanitaria non solo ottimizza l’efficienza nella gestione delle malattie, ma si è dimostrata fondamentale anche in contesti di pandemie (come è successo durante i lockdown causa COVID-19, ad esempio), offrendo soluzioni immediate e sicure per il monitoraggio e la cura dei pazienti.

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Telemedicina esempi: vediamo quali sono

La telemedicina per professionisti offre una vasta gamma di servizi che vanno ben oltre le tradizionali visite mediche in presenza. Uno dei suoi esempi più tangibili è rappresentato dalle video consultazioni, che consentono ai pazienti di interagire direttamente con i medici attraverso l’utilizzo di telemedicina software, ricevendo diagnosi e consulenze senza la necessità di recarsi fisicamente in ambulatorio. Il tele monitoraggio è un altro esempio di telemedicina importante, in cui i pazienti possono utilizzare dispositivi medici connessi per misurare parametri vitali come pressione sanguigna, livelli di glucosio o frequenza cardiaca. Questi dati vengono quindi trasmessi in tempo reale ai professionisti della salute per il monitoraggio continuo delle condizioni del paziente.

Inoltre, la telemedicina è ampiamente impiegata nella cura delle malattie croniche, offrendo programmi di gestione personalizzati e controlli regolari a distanza. La consulenza telemedicina consente inoltre di ottimizzare la condivisione di conoscenze e migliorare la qualità delle cure. Con l’avanzare della tecnologia, la telemedicina continua a evolversi, aprendo nuovi orizzonti nella prestazione di servizi sanitari accessibili, tempestivi ed efficaci.

Telemedicina PNRR: le novità del 2024

Il debutto della Piattaforma Nazionale di Telemedicina rappresenta una svolta epocale nel contesto sanitario italiano, grazie al supporto finanziario del PNRR. Programmata per diventare esecutiva già a gennaio 2024, entro il prossimo giugno diverrà totalmente operativa per i medici di base, con l’audace obiettivo di fornire assistenza medica a distanza a 300 mila persone entro il 2025.

Inoltre, per il biennio 2024-2025, Agenas (l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) aspira a proporre ai medici una postazione per le televisite già a partire dal prossimo anno. Un investimento di circa 200 milioni sarà destinato a una gara per l’acquisizione dei dispositivi necessari. I diversi centri saranno connessi attraverso centrali operative territoriali, dando inizio a un percorso di informazione e sensibilizzazione sui nuovi modelli di cura.

Telemedicina in farmacia come funziona: le novità

Le farmacie italiane stanno assumendo un ruolo ampliato e fondamentale nell’ambito dell’assistenza medica a distanza, estendendo la gamma di servizi erogabili non fisicamente. Oltre alla tradizionale fornitura di farmaci e consulenze, le farmacie sono ora chiamate a offrire servizi avanzati come elettrocardiogramma, holter pressorio e cardiaco e spirometria, quest’ultima precedentemente fornita solo da una limitata percentuale di farmacie. Le tele refertazioni, eseguite in tempo reale ma a distanza, saranno certificate da medici specialisti, garantendo elevati standard di qualità e sicurezza.

Il progetto, iniziato nel 2016 con poco più di 2.000 farmacie aderenti, ha raggiunto un notevole traguardo coinvolgendo oggi oltre 9.000 farmacie in tutta Italia. Questo aumento considerevole delle adesioni testimonia l’entusiasmo e l’appoggio al cambiamento nel settore farmaceutico e riflette un impegno crescente nel fornire servizi di salute innovativi e accessibili, evidenziando come la telemedicina nelle aziende e non stia diventando sempre più integrata nella rete sanitaria nazionale grazie alla collaborazione attiva delle farmacie.

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