Tu lo sai cosa sono i KPI? KPI è l’acronimo di Key Performance Indicator, ovvero “indicatore chiave di prestazione”. Ma non farti spaventare dal termine: in pratica, i KPI sono numeri che ti dicono se il tuo business sta andando nella direzione giusta (non a caso si parla di anche di SEO KPI o KPI Email Marketing). Sono strumenti di misurazione fondamentali per ogni imprenditore che voglia crescere in modo consapevole.
Ma attenzione: non si tratta solo di “guardare i numeri”, si tratta di scegliere quelli giusti.
Perché se misuri quello che non conta, rischi di lavorare benissimo… ma nella direzione sbagliata.
Cosa sono i KPI aziendali e perché sono fondamentali
Ma vediamo di approfondire ulteriormente: cosa sono i KPI aziendali, esattamente?
Sono numeri che rappresentano aspetti chiave del tuo lavoro: produttività, efficienza, redditività, soddisfazione e fidelizzazione del cliente. Le caratteristiche dei KPI più efficaci sono tre: devono essere misurabili, rilevanti e comprensibili. Non ti serve un numero complicato, ti serve un dato che puoi usare ogni giorno per migliorare.
Questo perché un KPI efficace ti aiuta a prendere decisioni migliori. Per questo motivo, l’analisi KPI aziendali non è un lusso per grandi aziende: è una necessità per chiunque voglia far crescere il proprio business in modo solido.
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KPI e OKR: qual è la differenza?
È facile confondere i KPI con gli OKR, ma sono strumenti molto diversi. I KPI misurano la performance mentre gli OKR, acronimo di Objectives and Key Results, servono per darti una direzione. Mentre un KPI può vivere da solo, un OKR è sempre collegato a uno scopo preciso.
Ecco un esempio per chiarire: immagina un’azienda che vuole migliorare la soddisfazione dei suoi clienti. Ecco come potrebbe definire un OKR:
- Obiettivo (Objective): migliorare la soddisfazione del cliente.
- Key Result 1: aumentare il Net Promoter Score da 45 a 60.
- Key Result 2: ridurre i tempi medi di risposta del customer care da 24h a 6h.
I Key Results sono indicatori di performance simili ai KPI, ma fanno parte di un sistema più ampio che punta a dare focus e allineare tutta l’azienda su obiettivi condivisi. L’OKR non serve solo a controllare, ma a orientare la direzione e la visione comune.
Un KPI performance, invece, può esistere anche da solo, per esempio “aumentare il tasso di apertura newsletter”. Ma un OKR collega questi numeri a uno scopo chiaro, come “comunicare meglio con la nostra community”.
Capire questa differenza è fondamentale: usare solo indicatori di performance KPI rischia di farti gestire numeri senza capire il perché. Usare anche gli OKR ti obbliga a chiederti dove vuoi arrivare e a scegliere i numeri davvero importanti per raggiungere quella meta.
Esempi di indicatori di performance KPI
Per capire meglio i KPI cosa sono, vediamo alcuni indicatori di performance esempi concreti:
In un’azienda SaaS:
- Churn rate: quanti clienti cancellano l’abbonamento
- MRR (Monthly Recurring Revenue): entrate ricorrenti mensili
- CAC (Customer Acquisition Cost): quanto ti costa acquisire un nuovo cliente
In un e-commerce:
- Tasso di conversione: quanti visitatori diventano clienti
- Valore medio dell’ordine: quanto spende in media ogni cliente nel tuo shop
- Tasso di abbandono carrello: quante vendite perdi durante il processo di acquisto
Nel negozio fisico:
- Rotazione del magazzino: quante volte viene venduta la merce in stock, anche in Dropshipping
- Scontrino medio: quanto spende in media ogni cliente
- Numero di clienti giornalieri: utile per valutare traffico e conversione
Tutti questi sono indicatori di prestazione che aiutano a capire dove intervenire, quando investire, cosa ottimizzare.
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KPI marketing e KPI performance: attenzione a non confonderli
Un altro errore comune è usare i KPI in modo “automatico”, senza distinguere i contesti. Prendiamo il caso del marketing. Cosa sono i KPI nel marketing? Sono metriche che misurano le performance delle attività di promozione e acquisizione clienti. CTR, tasso di apertura, conversioni, ROI delle campagne… tutti esempi validissimi.
Ma attenzione: non sempre un KPI marketing è anche un KPI di business. Un buon CTR non significa necessariamente che stai acquisendo clienti profittevoli. È qui che entra in gioco la capacità di collegare gli indicatori di performance KPI alle strategie reali dell’azienda.
La analisi KPI aziendali deve quindi essere trasversale, e soprattutto, deve servire a prendere decisioni, non a fare report che nessuno legge.
KPI e strategia: non fermarti al numero
Un KPI da solo non ti porta lontano. Serve contesto, visione, strategia. La vera forza di un KPI aziendale sta nella sua capacità di guidare l’azione. Ma solo se sai dove vuoi andare.
Il rischio è quello di diventare “schiavi dei numeri”: guardare grafici, tabelle, percentuali… senza farci nulla. Per evitarlo, servono metodo e mentalità imprenditoriale. Servono numeri che abbiano un senso. E servono domande intelligenti, come: “Questo KPI performance mi sta aiutando a migliorare davvero?”
Vuoi davvero crescere? Parti dai KPI, ma non fermarti lì
Ora che hai chiaro cosa sono i KPI, quali sono le loro caratteristiche principali, e che differenza c’è con l’OKR, la domanda è: stai usando davvero bene i tuoi numeri?
Per ogni imprenditore che vuole crescere davvero ma senza perdersi nell’analisi dei dati o nei dettagli, c’è un passaggio obbligato: imparare a usare i KPI come strumenti strategici. Non solo di misurazione, ma di visione. E qui il libro di Carmine Lamberti può fare la differenza.
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