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Remarketing e Retargeting: differenze tra le 2 strategie di conversione lead

Nel frenetico mondo del marketing digitale, le aziende si trovano ad affrontare una competizione sempre più serrata per conquistare l’attenzione dei potenziali clienti e di conseguenza necessitano di adottare strategie intelligenti per convertire i visitatori in lead qualificati.

 

In questa sfida, i due concetti chiave che emergono sono il remarketing e il retargeting, strategie potenti per convertire i lead acquisiti e massimizzare il rendimento delle campagne di marketing.

 

Sebbene spesso usati in modo intercambiabile, queste due tattiche di marketing digitale presentano differenze significative e possono consentirti di raggiungere il pubblico target con messaggi altamente personalizzati.

 

In questo articolo esploreremo le distinzioni tra remarketing e retargeting e come entrambe le strategie possono essere utilizzate per convertire i tuoi lead in clienti soddisfatti, ottenendo risultati ottimali.

 

Ma prima di affrontare queste tematiche, facciamo una breve panoramica su questi due concetti.

 

Remarketing

Il remarketing è una strategia di marketing che coinvolge la promozione di prodotti o servizi a persone che hanno già interagito con il tuo sito web, ma non hanno ancora completato l’azione desiderata, come un acquisto o l’iscrizione a una newsletter.
Esso si basa principalmente sulla pubblicità display e generalmente coinvolge l’invio di annunci pubblicitari ai visitatori di un sito web una volta che lasciano quella determinata pagina.

Ad esempio, potresti aver notato che dopo aver visitato il sito di un negozio online, ti sono apparsi annunci relativi a quei prodotti sulle pagine web che hai successivamente visitato. Questo è un tipico caso di remarketing in cui, attraverso l’utilizzo di cookie e il tracciamento delle attività degli utenti sul sito web, è possibile mostrare annunci mirati su altre piattaforme e canali.

 

Il remarketing è particolarmente efficace nel richiamare l’attenzione degli utenti che potrebbero essersi distratti o aver bisogno di un incentivo aggiuntivo per completare l’azione desiderata.

 

Si tratta quindi di interfacciarsi con potenziali clienti con cui il sito o il brand è già entrato in contatto.

 

Ora che abbiamo fatto chiarezza su cosa sia il remarketing, possiamo passare allo step successivo:

 

Come posso utilizzare il remarketing per convertire i leads?

 

Come abbiamo visto, il remarketing può essere uno strumento molto efficace per convertire i leads acquisiti.

 

Ecco alcune strategie chiave da considerare per sfruttarne al meglio le potenzialità:

 

  • Segmentazione intelligente: suddividi il tuo pubblico in gruppi specifici in base alle loro azioni e interessi passati. Ad esempio, puoi creare una lista di remarketing per coloro che hanno abbandonato il carrello degli acquisti dopo aver aggiunto un prodotto. Invia loro messaggi personalizzati con offerte speciali o promozioni per convincerli a tornare e completare l’acquisto.
  • Coinvolgimento attraverso diversi canali: utilizza il remarketing su diversi canali, come siti web, social media e app mobili, per massimizzare la visibilità dei tuoi annunci. Assicurati di adattare il tuo messaggio a ciascun canale in modo da raggiungere efficacemente il tuo pubblico target.
  • Creatività stimolante: crea annunci attraenti con immagini accattivanti, testi persuasivi e call-to-action chiari. Usa elementi visivi che richiamano l’attenzione e creano un senso di urgenza per spingere i lead a compiere l’azione desiderata.

 

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Retargeting

 

Il retargeting si riferisce alla pratica di promuovere i tuoi prodotti o servizi a persone che hanno mostrato interesse nel tuo brand, ma potrebbero non aver mai visitato il tuo sito web.

 

Si intende quel sistema di processi applicati alle campagne di annunci e pubblicità online indirizzate agli utenti che hanno già interagito con il sito web, a prescindere dal fatto che abbiano fatto acquisti, messo prodotti nel carrello o lasciato la propria email per essere ricontattati.

 

Parliamo quindi di una strategia più ampia che mira a raggiungere gli utenti che hanno dimostrato interesse generico in un determinato settore o prodotto.

 

È sufficiente quindi che un utente, navigando online, sia atterrato su un sito web per rientrare in tutte le campagne di retargeting messe in campo da un brand o da un’azienda.

 

Ad esempio: immagina di aver visitato il sito di un hotel per cercare informazioni sulle camere e i prezzi. Successivamente, potresti notare annunci relativi a quell’hotel su altre pagine web che visiti, come sui social media o su siti di notizie.

 

Questi annunci sono un esempio di retargeting, in cui il brand utilizza informazioni sul tuo interesse passato per mostrarti annunci pertinenti e rafforzare la tua connessione con il marchio.

 

Questo monitoraggio è svolto dai famosi cookies, cui gli utenti devono acconsentire la prima volta che arrivano su una pagina web, secondo le norme della privacy in vigore. Se accettati, i cookies attivano tutte le campagne di retargeting, tra cui quelle su Google e Facebook, giusto per citare le più famose.

 

Una volta assimilato questo concetto, passiamo alla domanda successiva, ossia:

 

Come posso utilizzare il retargeting per convertire i leads?

 

Anche il retargeting, se opportunamente impostato, può rivelarsi un tool molto efficace a nostra disposizione per la conversione dei leads acquisiti.

 

Ecco alcune tattiche da considerare per poterlo sfruttare al meglio:

 

  • Ricerca contestuale: mostra annunci contestuali su siti web correlati al tuo settore o argomento. Ad esempio, se vendi prodotti per la skincare, potresti pubblicare annunci su blog o forum che trattano di bellezza e benessere. Questo ti permetterà di raggiungere un pubblico interessato alle tue offerte, anche se non hanno mai visitato il tuo sito.
  • Pubblicità display mirata: utilizza un retargeting basato su interessi e comportamenti per mostrare annunci pertinenti a potenziali clienti. Ad esempio, se un utente ha effettuato ricerche su viaggi di lusso, puoi mostrare loro annunci relativi a pacchetti vacanze esclusivi o esperienze di alto livello.
  • Email personalizzate: sfrutta il retargeting tramite email per inviare messaggi personalizzati ai lead che hanno mostrato interesse ma non hanno completato l’azione desiderata, come l’acquisto di un prodotto. Offri incentivi speciali, come sconti esclusivi o spedizione gratuita, per incoraggiarli a tornare e concludere l’acquisto.
  • Lookalike audience: crea un pubblico simile basato sui tuoi migliori clienti o lead e utilizza il retargeting per raggiungerli. Questo ti consente di ampliare il tuo pubblico target, mirando a persone con caratteristiche simili a coloro che sono già interessati ai tuoi prodotti o servizi.

 

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Similitudini e differenze tra remarketing e retargeting

 

Le attività di Remarketing e Retargeting, nella loro accezione originale, hanno quindi un obiettivo comune, come abbiamo visto, che è quello di intercettare nuovamente gli utenti che sono già entrati in contatto con il nostro sito online e hanno compiuto specifiche azioni.

L’elemento comune è genericamente il target delle due attività: la comunicazione, indipendentemente dallo strumento e dal contesto, si rivolge a persone che hanno già interagito con il nostro sito o brand. Gli obiettivi, tuttavia, possono essere molteplici e diversi.

La differenza principale risiede nel canale che utilizzano:

il remarketing sfrutta prevalentemente, in termini pratici, strumenti come le campagne DEM (Direct Email Marketing) ricavate dalle informazioni lasciate, mentre il retargeting utilizza l’advertising, su diversi media (social, motori di ricerca, rete display).

 

 

Quali sono i migliori tools a nostra disposizione per fare remarketing e retargeting?

 

I migliori strumenti che ci permettono di mettere in atto le nostre campagne di remarketing e retargeting sono sicuramente le diverse piattaforme legate a Google e Meta.

 

Le piattaforme di advertising online come Google AdWords e Facebook Ads (ma anche tutte le altre: Twitter, Linkedin, Pinterest, ecc.…) hanno un sistema di riconoscimento degli utenti attraverso uno script di codice, chiamato Pixel su Facebook e semplicemente tag di remarketing su AdWords.

Installato sul sito, il pixel o tag raccoglierà automaticamente tutte le informazioni sul traffico permettendoti di impostare gli obiettivi e di poter sfruttare a pieno alcune delle tattiche che abbiamo anticipato prima.

 

Conclusioni

Il remarketing e il retargeting sono strumenti indispensabili per convertire i lead e ottenere successo. Il remarketing coinvolge i lead acquisiti con annunci personalizzati, mentre il retargeting mira ai visitatori del tuo sito web.

Utilizzando entrambe le strategie in modo sinergico, puoi massimizzare il potenziale di conversione dei lead e ottenere risultati straordinari dalle tue campagne marketing.

 

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