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Attacchi Zero-Day: cosa sono, come tutelarsi, perché sono così frequenti

L’attacco Zero Day rappresenta una minaccia sempre più diffusa nel panorama della Cybersecurity aziendale. Secondo il rapporto annuale sulla Cybersecurity del 2024 di Yoroi, gruppo Tinexta, ben il 58% degli attacchi informatici andati a buon fine lo scorso anno è attribuibile ai cosiddetti attacchi “0-Day“.

Questo dato evidenzia l’importanza di comprendere appieno cosa siano gli attacchi Zero Day, come possono influenzare la sicurezza informatica delle aziende e quali strategie possono essere adottate per proteggersi da tali minacce.

In questo articolo, risponderemo a tutti questi quesiti. Continua a leggere per scoprirli.

Zero Day cos’è: di che si tratta quando si parla di attacchi Zero Day?

Zero Day è un termine utilizzato nella sicurezza informatica per descrivere una vulnerabilità software che è stata scoperta dagli aggressori e che non è ancora stata risolta o patchata dagli sviluppatori.

In pratica, un attacco Zero Day sfrutta una debolezza del software che è rimasta sconosciuta al pubblico o agli sviluppatori stessi fino al momento dell’attacco. Questo rende gli attacchi Zero Day particolarmente pericolosi e difficili da prevenire, in quanto non ci sono patch o soluzioni di mitigazione disponibili al momento dell’attacco. Gli aggressori sfruttano questa finestra di vulnerabilità (ed è per questo che sarebbe utile attuare un Vulnerabily Assessment) per infiltrarsi nei sistemi informatici, rubare dati sensibili, compromettere la sicurezza dei sistemi e, in alcuni casi, eseguire attività dannose come il ransomware o lo spionaggio aziendale.

LEGGI ANCHE: Dark Web e Deep Web: qual è la differenza? Che pericoli si corrono? Come difendersi?

Cos’è invece lo Zero Day Exploit?

Lo Zero Day Exploit è, invece, la tecnica vera e propria utilizzata dagli aggressori informatici per sfruttare le vulnerabilità 0-Day al fine di condurre attacchi contro sistemi informatici vulnerabili. Un exploit Zero Day è essenzialmente un codice malevolo o un insieme di istruzioni progettate per sfruttare una specifica vulnerabilità software non ancora nota agli sviluppatori.

Lo Zero Day Exploit è particolarmente pericoloso perché sfrutta una debolezza di cui gli sviluppatori non sono a conoscenza e per la quale non sono ancora state rilasciate patch di sicurezza. Ciò significa che gli utenti non hanno alcun modo di proteggere i propri sistemi finché non viene sviluppata e distribuita una correzione.

Inoltre, poiché i malintenzionati sfruttano questa vulnerabilità prima che sia ampiamente nota, hanno un vantaggio significativo nel condurre attacchi di successo e sfruttare i sistemi vulnerabili prima che possano essere protetti. In sostanza, lo Zero Day Exploit rappresenta una minaccia seria per la sicurezza informatica, poiché consente agli aggressori di sfruttare le vulnerabilità software non ancora conosciute per ottenere un accesso non autorizzato ai sistemi e condurre attività dannose.

Attacco Zero Day: facciamo qualche esempio di attacco importante

Nel corso degli anni vi sono stati numerosi attacchi Zero Day. Ecco quelli di maggiore impatto:

  • Stuxnet: un worm informatico scoperto nel 2010 ha preso di mira i sistemi di controllo industriale utilizzati nelle centrali nucleari iraniane. Stuxnet è stato uno dei primi attacchi Zero Day ad avere un impatto significativo sul mondo, causando danni rilevanti agli impianti nucleari iraniani;
  • Equifax: nel 2017, Equifax, una delle più influenti agenzie di rating creditizio del pianeta, è stata vittima di un attacco Zero Day che ha portato al furto di dati personali sensibili di oltre 147 milioni di persone. Gli aggressori hanno sfruttato una vulnerabilità nel software Apache Struts per ottenere accesso non autorizzato ai sistemi di Equifax e rubare informazioni finanziarie e personali;
  • Microsoft Exchange Server (2021): nel 2021, è stato scoperto un attacco 0-Day che ha sfruttato quattro vulnerabilità nel software Microsoft Exchange Server. Gli aggressori si sono serviti di queste vulnerabilità per compromettere migliaia di server di posta elettronica in tutto il mondo, consentendo l’accesso a e-mail e dati aziendali sensibili;
  • Pegasus: Pegasus è uno spyware sviluppato dalla società israeliana NSO Group, utilizzato per spiare giornalisti, attivisti e politici. Questo sofisticato attacco sfrutta vulnerabilità 0-Day nei sistemi operativi mobili per ottenere accesso completo ai dati degli utenti, inclusi messaggi, registrazioni delle chiamate e posizioni GPS;
  • SolarWinds: nel 2020 è stato scoperto un attacco Zero Day che ha sfruttato una backdoor nel software di gestione delle reti SolarWinds Orion. Gli aggressori sono riusciti a compromettere migliaia di organizzazioni, tra cui agenzie governative e aziende di Fortune 500, rubando dati sensibili e causando danni finanziari significativi.

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Attacco Zero Day: come difendersi?

Per difendersi dagli attacchi Zero Day, è fondamentale adottare una serie di misure preventive per ridurre al minimo il rischio di compromissione dei sistemi e dei dati aziendali. Ecco alcuni consigli utili:

  • Aggiornamenti regolari del software: mantenere tutti i software e i sistemi operativi aggiornati con le ultime patch di sicurezza è essenziale per mitigare le vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate dagli aggressori 0-Day;
  • Monitoraggio costante: implementare soluzioni di monitoraggio e di protezione della rete aziendale che consentano di rilevare attività sospette o comportamenti anomali è indispensabile. Il rilevamento precoce di un attacco 0-Day può limitare i danni e consentire una risposta tempestiva;
  • Sicurezza in profondità: è bene utilizzare una strategia di sicurezza in profondità che combini diverse misure di protezione, come firewall, antivirus, sistemi di rilevamento e soluzioni di autenticazione a più fattori, per creare un ambiente più resiliente agli attacchi informatici;
  • Formazione e consapevolezza degli utenti: educare i dipendenti sull’importanza della sicurezza informatica e fornire formazione regolare sul riconoscimento di potenziali minacce informatiche, come e-mail di phishing, Quishing o link malevoli, può aiutare a prevenire gli attacchi Zero Day che si basano sull’ingegneria sociale;
  • Gestione delle vulnerabilità: è fortemente consigliato implementare un processo strutturato di gestione delle vulnerabilità per identificare, valutare e mitigare le vulnerabilità nei sistemi e nelle applicazioni aziendali in modo tempestivo. Anche attraverso un Penetration Test o strategie di Disaster Recovery e Business Continuity.

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