In un contesto in costante evoluzione, il mondo del lavoro sta subendo continuamente profonde trasformazioni. Uno dei concetti che ha preso sempre più piede negli ultimi anni è chiaramente lo smart working e noi, in quanto Fully Liquid Enterprise, lo sappiamo molto bene.
Attualmente, la domanda delle domande che si pone chiunque sia interessato è: ma lo smart working fa risparmiare? Mentre l’emergenza COVID-19 ha accelerato l’adozione di questa modalità di lavoro, in Italia, come in molte altre parti del mondo, ci sono ancora molti dubbi e poca fiducia sul lavoro da remoto. Ma esiste un risparmio economico per aziende e dipendenti che non può più essere sottovalutato.
Ti spiegheremo perché qui sotto.
Smart working fa risparmiare le aziende? Assolutamente sì!
Iniziamo subito col considerare quanto effettivamente risparmierebbero le aziende adottando lo smart working al 100%. Ecco cosa devi tener presente:
- Risparmio energetico: un ufficio tradizionale richiede illuminazione continua, il riscaldamento o il raffreddamento degli spazi, nonché l’uso costante di dispositivi elettronici. Con lo smart working, gran parte di queste spese energetiche scompare, consentendo alle aziende di abbattere i costi, ridurre l’impronta ecologica e divenire più green;
- Spese di affitto: gli spazi fisici per gli uffici rappresentano uno dei costi fissi più ingenti per molte aziende. Lo smart working permette di ridurre drasticamente questa necessità, consentendo di rinunciare o diminuire notevolmente le spese per gli affitti. Questo non solo si traduce in un risparmio finanziario, ma elimina anche le spese associate all’arredamento e alla manutenzione degli ambienti;
- Meno spese amministrative: la gestione degli spazi comporta una serie di costi amministrativi, come la manutenzione degli impianti, la pulizia e la sicurezza. Lo smart working semplifica notevolmente questi processi, riducendo i costi associati.
Al netto di tutto e cifre alla mano, adottare un lavoro totalmente in smart working si traduce in un risparmio annuo di 500 euro a postazione per ogni dipendente. Inoltre, con una riduzione degli spazi in sede del 30%, si ottiene un risparmio di €2.500 annui a individuo. (Fonte: Corriere della Sera).
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Lo smart working fa risparmiare i dipendenti? Anche!
Ma non sono solo le aziende a godere dei benefici dello smart working. Anche i dipendenti possono risparmiare considerevolmente sui:
- Costi dei trasporti: il lavoro da casa elimina la necessità di spostarsi quotidianamente per recarsi in ufficio, consentendo ai dipendenti di non spendere più soldi per carburante, pedaggi autostradali o abbonamenti ai mezzi pubblici;
- Costi per il pranzo: senza la necessità di pranzare fuori casa, i dipendenti possono risparmiare notevolmente sui pasti al ristorante o in trattoria;
- Pausa caffè e snack: la pausa caffè al bar o lo snack alla macchinetta è quasi d’obbligo in ufficio. Sommando anche queste piccole spese quotidiane, però, si butta via un sacco di denaro.
Come avrai potuto notare, facendo la somma dei costi per gli spostamenti casa/lavoro, le pause pranzo e le pause caffè (calcolando sempre la soggettività dei casi), si può stabilire un risparmio di non meno di 600 euro annuo a dipendente. (Fonte: Corriere della Sera).
Evoluzione dello smart working: com’è la situazione in Italia attualmente?
In Italia, la diffusione e l’evoluzione dello smart working sono cresciute notevolmente durante la pandemia, ma c’è ancora tanto da lavorare. In generale, c’è stato un incremento costante nell’adozione dello smart working da parte delle aziende italiane, soprattutto nelle grandi città come Milano, Roma e Torino. Le imprese che avevano già sperimentato questa modalità di lavoro prima della pandemia sono state più pronte ad adottarla su larga scala. Tuttavia, esistono notevoli differenze regionali nell’adozione dello smart working in Italia. Il Nord, con la sua maggiore densità di aziende e infrastrutture, è stato in grado di adottare più rapidamente questa modalità di lavoro rispetto al Sud. Va sottolineato, però, che anche in alcune regioni meridionali si sta assistendo a una crescente adozione dello smart working.
In conclusione, non possiamo non puntualizzare che alcuni settori, come l’IT, il design e le tecnologie digitali, hanno abbracciato lo smart working con più entusiasmo, spinti dalla natura delle loro attività e dalla familiarità con gli strumenti digitali. Altri settori, come la manifattura, stanno affrontando sfide maggiori nell’adattarsi a questa modalità.
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Perché le aziende sono ancora così restìe nell’adottare lo smart working?
Nonostante i chiari benefici definiti più e più volte e capito che lo smart working fa risparmiare, molte aziende sono ancora tanto riluttanti nell’abbracciare completamente il lavoro da casa. Le ragioni sono varie, e spesso dipendono dalla cultura aziendale, dalla mancanza di fiducia nella produttività dei dipendenti o dalla paura di perdere il controllo. Tuttavia, con l’esperienza e le giuste politiche aziendali, ad esempio aumentando il senso di appartenenza del team, queste preoccupazioni possono essere davvero superate.
In Brain Computing adottiamo lo smart working da sempre!
In Brain Computing siamo stati pionieri nello sviluppo di un modello di lavoro totalmente da remoto. Non a caso siamo la prima Fully Liquid Enterprise ad aver adottato al 100% lo smart working, con dipendenti operativi praticamente da tutto il mondo.
Abbiamo dimostrato, in sostanza, che è possibile avere successo senza la necessità di uno spazio fisico in ufficio. Per questo, invitiamo tutte le aziende a considerare questa modalità di lavoro innovativa, che offre numerosi vantaggi sia dal punto di vista aziendale che per i dipendenti. La paura o l’esitazione lasciamole alle imprese poco coraggiose: il futuro del lavoro è qui e si chiama smart working.
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Roberta De Gaetani
SEO Copywriter e Content Specialist
