Torna al blog

settimana lavorativa corta

Anche la Germania adotta la settimana lavorativa corta: e l’Italia? È pronta al cambiamento?

Anche la Germania si adegua al cambiamento appoggiando la settimana lavorativa corta. Nei giorni scorsi, il governo di Berlino ha lanciato un ambizioso esperimento di sei mesi che coinvolgerà ben 45 aziende in tutto il paese. E chissà che non possa sfociare anche in un lavoro 100% smart working!

I dipendenti di queste imprese avranno l’opportunità di sperimentare una settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo invariata la loro retribuzione. Questa iniziativa riflette una crescente tendenza tra i paesi europei di esplorare nuovi modelli di lavoro più flessibili e orientati al benessere. La Germania si unisce così a una lista di nazioni tra cui Belgio, Islanda e Regno Unito, che hanno già avviato progetti simili negli anni passati.

E la settimana lavorativa corta in Italia? Nel contesto italiano si sta assistendo ad un’apertura crescente verso modelli di lavoro più flessibili, caratterizzati da una riduzione delle ore lavorative settimanali. Sebbene questa tendenza stia guadagnando terreno, non è mai stato ancora promosso un test su larga scala e non è mai stata approvata alcuna modifica legislativa. È innegabile che vi sia ancora molto lavoro da fare per consolidare e implementare in modo più diffuso questo approccio alla settimana lavorativa.

Ma perché adottare la settimana lavorativa corta può essere importante per la forza lavoro ed anche per il pianeta? Scopriamolo.

Settimana lavorativa corta: i Paesi che si sono aperti al cambiamento

La tendenza verso la settimana lavorativa più breve sta guadagnando terreno in tutto il mondo. L’ultima è stata la Germania ma già altri Paesi hanno compiuto test in questo frangente. Approfondiamo meglio la questione.

L’Islanda, il pioniere del cambiamento

Durante il periodo di sperimentazione in Islanda, tra il 2015 e il 2019, oltre 2.000 lavoratori hanno potuto beneficiare di una settimana lavorativa più corta, ottenendo una maggiore flessibilità nel bilanciamento tra vita professionale e personale. Questa iniziativa ha dimostrato che è possibile migliorare la qualità della vita lavorativa senza compromettere la produttività.

Il Regno Unito, che ha sperimentato su larga scala

Nel Regno Unito, più di sessanta aziende hanno avviato un progetto pilota di sei mesi nel giugno 2022, coinvolgendo circa 3.000 dipendenti. Questa iniziativa ha rappresentato la sperimentazione più ampia al mondo. Con il modello 100:80:100 (100% dello stipendio per l’80% del tempo con il 100% della produttività), i risultati preliminari hanno mostrato un significativo miglioramento del benessere dei dipendenti, con una riduzione dello stress e del “Burnout”. Nonostante la riduzione dei giorni lavorati, il fatturato aziendale è rimasto sostanzialmente invariato, evidenziando il potenziale di successo di un approccio più flessibile alla settimana lavorativa.

Il Belgio, che offre anche il Diritto alla Disconnessione

Anche il Belgio ha annunciato l’adozione della settimana lavorativa di quattro giorni, segnando un importante passo avanti nella rivisitazione delle tradizionali norme lavorative. La nuova legislazione, entrata in vigore nel novembre 2022, offre ai lavoratori la possibilità di scegliere tra una settimana lavorativa di quattro o cinque giorni, mantenendo la totalità delle ore lavorate. Questo cambiamento è stato accompagnato da ulteriori riforme, come il “Diritto alla Disconnessione“, che consente ai dipendenti di staccare dai dispositivi professionali al di fuori dell’orario lavorativo.

LEGGI ANCHE: Smart working: tips per lavorare bene, anzi meglio, di chi lavora in ufficio

Qual è la situazione in Italia, invece?

In Italia, l’adozione della settimana corta lavorativa sta dilagando gradualmente, ma non sono stati ancora compiuti test su larga scala. Soltanto alcune aziende hanno sperimentato questo innovativo modello di lavoro.

Un esempio è Intesa San Paolo, gruppo bancario che ha avviato la sperimentazione più di un anno fa, coinvolgendo circa 28.000 dipendenti presenti nelle sue filiali. Nel corso di questo periodo, circa il 70% dei dipendenti ha optato per l’implementazione della settimana lavorativa più corta, evidenziando un interesse significativo per questo nuovo approccio.

Recentemente, altre due aziende italiane si sono aggiunte a questa tendenza. Lamborghini ha siglato un nuovo accordo sindacale che introduce l’alternanza tra una settimana lavorativa di cinque giorni e una di quattro. Questo step rappresenta un ulteriore passo verso la sperimentazione di nuove modalità di lavoro più flessibili nel contesto italiano.

Allo stesso modo, EssilorLuxottica ha proposto ai propri dipendenti la possibilità di adottare la settimana corta lavorativa di quattro giorni per venti settimane all’anno, confermando una crescente apertura a soluzioni che favoriscano un miglior equilibrio tra vita professionale e personale in ambito aziendale. Nonostante l’Italia sia ancora alle prime fasi di questa transizione, tali iniziative ci indicano una (graduale) evoluzione nelle norme lavorative tradizionali nel contesto italiano.

Perché la settimana lavorativa a 4 giorni fa bene ai dipendenti, alle aziende e al pianeta?

L’adozione della settimana lavorativa di quattro giorni rappresenta una svolta significativa per il benessere dei dipendenti, il successo aziendale e la sostenibilità ambientale.

Dalla prospettiva dei lavoratori, questa nuova modalità offre un maggiore equilibrio tra vita privata e lavoro, poiché permette ai dipendenti di dedicare più tempo alle attività personali, familiari e al riposo. Riducendo la tensione derivante da una routine lavorativa intensa, la settimana lavorativa più breve può contribuire a migliorare la salute mentale e fisica, incrementando la soddisfazione e la produttività anche in smart working nei confronti del lavoro.

Per le aziende, la transizione a una settimana lavorativa corta è associata a diversi vantaggi. Una cultura aziendale orientata al benessere dei dipendenti può tradursi in un miglioramento della produttività e della qualità del lavoro. La soddisfazione professionale potrebbe aumentare, contribuendo a una maggiore Retention dei talenti e facilitando l’attrazione di nuove risorse. Inoltre, la riduzione delle ore lavorative non implica necessariamente una diminuzione delle prestazioni, come dimostrano alcune sperimentazioni già condotte in tutto il mondo. Le aziende che implementano questa pratica e che diventano imprese liquide possono distinguersi come datori di lavoro attenti al benessere dei propri dipendenti, guadagnando reputazione e valore nel mercato del lavoro.

Dal punto di vista ambientale, in ultimo, la settimana lavorativa di quattro giorni può contribuire a una diminuzione dell’impatto ecologico. La riduzione degli spostamenti giornalieri si traduce in meno traffico e minori emissioni di gas serra legate ai trasporti. Inoltre, la chiusura anticipata o il minor utilizzo degli uffici in alcuni giorni consentono una gestione più efficiente dell’energia, promuovendo la sostenibilità ambientale e l’adozione di pratiche aziendali responsabili come Zero Emission Enterprise.

Sapevi che Brain Computing è un esempio tutto italiano di cambiamento alle classiche modalità di lavoro in ufficio?

Brain Computing è un esempio di successo nel contesto lavorativo italiano, in quanto rappresenta una pietra miliare nell’innovazione delle tradizionali modalità di lavoro in ufficio. Come prima Fully Liquid Enterprise italiana, il nostro modello di business è una risposta etica al cambiamento giacché si basa su una struttura 100% flessibile, con un team che opera completamente ed esclusivamente da remoto. Questa scelta non solo riflette la nostra visione moderna e adattabile del lavoro, ma ci colloca all’avanguardia come azienda green, impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale.

Siamo convinti che la sostenibilità ambientale e l’appoggio ad un metodo di lavoro iper-flessibile siano aspetti essenziali per il futuro delle imprese e del nostro pianeta. Per questo incoraggiamo altre aziende a seguire il nostro esempio, abbracciando modelli di lavoro più innovativi e sostenibili.

Vuoi scoprire meglio cosa significhi essere una Fully Liquid Enterprise?

 

SEO Copywriter e Content Specialist